La radiestesia è una pratica antica risalente circa al 2500 a.C, praticata in Cina e nell'antico Egitto. È una delle tecniche divinatorie di cui si ha memoria fin dai tempi più remoti. Nel Medioevo era accomunata alla geomanzia e ad altre pratiche divinatorie.
La radiestesia è "quella pratica che, mediante la captazione dell'irradiazione che ogni corpo o sostanza emette, consente di scoprire corpi o sostanze nascoste, di conoscere l'ubicazione, l'entità, la natura, la specie e la qualità e l'influenza che esercitano gli uni sugli altri".
Partendo dal presupposto che ogni corpo emette vibrazioni, la radiestesia si prefigge di percepire, segnalare e misurare queste emanazioni attraverso l'utilizzo di particolari strumenti come il pendolo o la bacchetta.
Il radioestesista capta le informazioni energetiche e tramite un processo di elaborazione fisiologica e di amplificazione, le trasmette al pendolo attraverso un movimento involontario, una reazione muscolare che non è legata alla volontà dell'operatore, quindi inconsapevole.
Il pendolo,in radiestesia, è quindi uno strumento che trasmette i riflessi neuromuscolari.
Il movimento inconscio muscolare si conosce da tempo e viene usato anche nella Kinesiologia.