come gestire lo stress strumenti e risorse

Pubblicato il: 15/03/2022

Categoria: crescita personale

Quante volte hai sentito parlare di “Gestione dello stress”? 

Quante volte ti sei soffermato a pensare se questo è un argomento che ti riguarda?

Diciamo che riguarda un po' tutti al giorno d’oggi.

La vita lavorativa, la vita famigliare, la società sono tutti motivo di nervosismo, di esaurimento.

Lo dimostra il notevole aumento di prodotti e corsi che affrontano l’argomento.

Prima però di entrare nel vivo della questione e cercare di capire come gestire situazioni stressanti, dovremmo perlomeno capire e sapere che cosa significa la parola “stress”.

3 fasi da riconoscere per migliorare la gestione dello stress

La parola “stress” deriva dal latino “stringere”, legare strettamente, spremere con forza.

Originariamente, infatti, veniva utilizzata nel settore metallurgico per definire la pressione esercitata su un metallo nel momento in cui serve testarne la resistenza.

È stata sdoganata in ambito psicofisiologico nei primi anni del 1900 dal medico austriaco Selye che ha scoperto, facendo esperimenti sui topolini, che questi se sottoposti a diverse situazioni snervanti (caldo/freddo, stress psicologico, iniezione di tossine etc..) rispondevano in 3 fasi:

  1. Fase di allarme
  2. Fase di resistenza
  3. Fase di esaurimento

Ciascuna fase comportava a sua volta delle modificazioni a livello degli organi del topolino.

Si è potuto così determinare che la condizione di stress ha un ruolo molto importante nella risposta dell’organismo; infatti, va a coinvolgere diverse sfere: psicologica, nervosa, endocrina e immunitaria, in pratica i sistemi fisiologici fondamentali, responsabili della nostra salute e del nostro benessere.

Cosa succede quindi in presenza di una situazione di stress?

Senza entrare troppo nel dettaglio tecnico possiamo semplicemente dire che davanti ad una situazione di stress il nostro organismo fa scattare la prima fase, quella di allarme.

Il corpo attiva alcune funzioni e ne modifica altre per far sì di essere pronto a gestire la situazione in tempi rapidi.

Infatti, in condizioni normali, la situazione di stress ha una durata limitata e quindi il corpo ha tempo di reagire e riportare tutto ai livelli di equilibrio di base.

Cosa succede se invece la situazione di stress si prolunga nel tempo?

In questo caso, il corpo entra nella fase di resistenza.

In questa fase il corpo continua ad adattarsi per essere pronto costantemente all’azione.

Quindi “resiste” ed è proprio in questa fase che il nostro organismo viene messo a dura prova. 

Perché la nostra capacità di reazione allo stress dipende dalle nostre capacità di resistenza.

Perciò più resistiamo più il fisico deve mantenere le condizioni “alterate” per essere pronto alla risposta.

Più si protrae questa condizione peggio è, perché inevitabilmente si entra poi nella terza ed ultima fase, quella più pericolosa, la fase di esaurimento.

In questa fase il corpo va in tilt e può anche arrivare al collasso, perché non riesce più a riportare le funzioni all’assetto di base, l’equilibrio è andato a farsi benedire e il nostro corpo è nel caos funzionale più assoluto.

Le soluzioni qui sono poi drastiche. 

Come affrontare lo stress

C’è da dire che l’unica situazione in cui vi è assenza di stress, è la morte.

Una piccola componente di stress nella quotidianità va benissimo, anzi è salutare.

Perché migliorando la gestione dello stress, imparando ad affrontalo in modo adeguato, possiamo trarne un vantaggio enorme acquisendo conoscenza dei suoi meccanismi e di conseguenza andando ad adattare la nostra filosofia di vita, ergo possiamo imparare a vivere meglio.

“Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso sistemare le vele in modo da poter raggiungere la mia destinazione.” Buddha

Il web è pieno di risorse:

  • tecniche di gestione dello stress
  • corsi gestione dello stress
  • gestione dello stress lavorativo
  • gestione dello stress in azienda

Basta digitare una di queste frasi e si riversano fiumi di risultati tra cui navigare o meglio, annegare.

La prima cosa da fare per gestire lo stress è riconoscere di essere stressati.

Che non è un modo di dire!

Ormai lo abbiamo inflazionato questo termine.

Riconoscere che il nostro corpo ha attivato la prima fase, quella di allarme e che questa fase sta perdurando. Aumentare la consapevolezza.

Alcuni segnali sono: aumento di peso, aumento dei depositi di grasso corporeo, calo delle difese immunitarie e calo delle capacità cognitive.

Una volta riconosciuti i sintomi però è necessario evitare di entrare nel loop della negazione.

“Succede sempre che quando sono un po' stressato aumento di peso”

“È normale, quando sono stanco mi ammalo più facilmente”

“Scusa puoi ripetere?  …sono così fiacco che non ho capito…”

Non sottovalutare mai le prime avvisaglie.

Strumenti per gestire lo stress

Una prima soluzione per gestire i primi sintomi dello stress è davvero economica, efficace e alla portata di tutti: fare attività fisica.

Una passeggiata, una corsa, danzare…in qualunque modo si voglia ma serve muovere il corpo.

Questo smaltirà l’eccesso di adrenalina e la farà tornare ai livelli normali.

Dormire bene

Curare l’igiene e la qualità del sonno è un altro ottimo strumento nella gestione dello stress e dell'ansia, e purtroppo è un aspetto spesso sottovalutato.

Concedersi le giuste ore di sonno, in un ambiente sano è fondamentale per ridurre lo stress.

Tecniche di rilassamento

A prescindere da quanto (poco o tanto) siamo “spirituali”, esistono mille tecniche di rilassamento a cui possiamo attingere per riportare lucidità nella nostra mente e abbassare i livelli di stress, dalla meditazione alla respirazione. Se non siete avvezzi chiedete a chi ne sa.

Step back

Fare un passo indietro. 

Allontanarsi da situazioni, persone, ambienti tossici è di primaria importanza per una gestione dello stress ottimale ma anche solo per aumentare la qualità della nostra vita.

Parlarne

Chiedere aiuto e parlare con amici e parenti è difficile, ma è molto più economico che non con uno psicologo.

Anche qui però vale la regola precedente: seleziona bene l’interlocutore.

Strumenti Olistici

Anche qui le risorse sono innumerevoli, dalla cristalloterapia, alle coach di mindfulness, alle sedute Reiki. 

In questo caso è di vitale importanza affidarsi a persone esperte e mai a Guru improvvisati.

Nel mio sito trovate molte risorse.

Ultimo ma non ultimo in ordine d’importanza, esiste un’attività che le batte tutte per una gestione dello stress ottimale: ritrovare il contatto con la Natura.

Concludendo

La conclusione è semplice.

Imparare a gestire lo stress significa imparare a riconoscerne i sintomi, le prime avvisaglie.

Significa quindi aumentare la propria consapevolezza, imparare a conoscere ed avere cura di se stessi.

Prima di affidarsi a psicologi, psichiatri, medicinali o psicofarmaci, dobbiamo capire che abbiamo a disposizione moltissime risorse e strumenti che possono aiutarci, forse anche meglio di quanto possa la medicina.

Dobbiamo solo accorgerci ed essere onesti con noi stessi.

Volersi bene è difficile, ma se non lo facciamo noi primi è inutile aspettarsi che lo facciano gli altri per noi.

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"Non si è ciò che si è per quello che si scrive, ma per quello che si è letto.”
J.L. BORGES

Scrivere è una passione. Ho sempre scritto da che ho memoria, poesie, temi e canzoni quando ero piccola e poi i copioni per il teatro e poi i racconti nel mio primo blog e i pensieri su Facebook... non smetto mai. Scrivo anche quando fisicamente non lo faccio.

Scrivere è terapeutico, è sviscerare i tuoi pensieri più profondi, dargli vita vestendoli di parole e sperare di regalare emozioni a chi poi li leggerà.

Che se poi fosse un sorriso, sarebbe il più grande successo a cui aspirare!